Se sei un’azienda o un ente che nell’anno 2023 ha prodotto o gestito rifiuti, segna a calendario questa deadline.
Chi è direttamente coinvolto in questa attività, è obbligato a presentare il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, indicando la tipologia e il quantitativo dei rifiuti stessi.

Il DPCM contenente il nuovo modello per la dichiarazione del MUD 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 marzo, stabilisce infatti che la mancata compilazione o inesattezza della stessa, comporta una sanzione amministrativa compresa fra € 2.600 ed € 15.500.
La sanzione si riduce ad un valore fra € 26 ed € 160 se la dichiarazione viene inviata con un ritardo non superiore ai 60 giorni.

Scopriamo insieme chi è obbligato a presentare questa comunicazione:

• Professionisti che si occupano dell’attività di raccolta e trasporto rifiuti
• Commercianti ed intermediari di rifiuti
• Imprese ed enti che si occupano dello smaltimento e recupero dei rifiuti
• Imprese ed enti che producono rifiuti pericolosi
• Imprese agricole che producono rifiuti pericolosi per un volume annuale di affari oltre ad € 8.000
• Imprese ed enti con più di 10 dipendenti, produttori di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazione industriale, artigianale o da attività di recupero e smaltimento rifiuti
• Consorzi e sistemi riconosciuti per recupero e riciclaggio di rifiuti specifici
• I gestori del servizio pubblico per la raccolta dei rifiuti urbani

Se rientri in una delle categorie sopra indicate, rivolgiti ad Apice per ricevere il supporto necessario ai fini dell’adempimento.
Il nostro team esperto in materia è tua disposizione per aiutarti nella corretta compilazione del MUD.