E’ stato approvato il nuovo D. Lgs. 36/2021 con correttivo D. Lgs. 120-2023 che stabilisce quali sono le ultime direttive da seguire per tutti gli enti sportivi professionistici e dilettantistici.

La normativa chiarisce nel dettaglio chi è considerato lavoratore sportivo e chi non lo è, e quindi quali sono gli obblighi che ne conseguono in termini di gestione della sicurezza sul lavoro.
Premesso che la norma si pone come obiettivo principale quello di consentire ad ogni individuo di praticare sport in un ambiente sano e sicuro, volendo garantire l’incolumità di tutti, soprattutto dei minori, è necessario che ciascun addetto ai lavori riceva la formazione adeguata.

Occorre pertanto definire il ruolo esatto di ciascun individuo che opera all’interno di una società sportiva, considerando che per lavoratore sportivo si intendono l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore tecnico, il direttore sportivo, il preparatore atletico, il direttore di gara e i soggetti tesserati che svolgono mansioni rientranti nei regolamenti tecnici di ciascuna disciplina.
Invece rientrano nella categoria dei lavoratori non sportivi, il volontario non retribuito, il collaboratore amministrativo-gestionale, chi svolge prestazioni retribuite la cui mansione è quella di custode, manutentore, addetto pulizie, giardiniere, ecc., chi svolge prestazioni rientranti nelle propria attività professionale ordinistica, cioè regolata da albi/ordini, come ad esempio il fisioterapista, il medico sportivo.

Noi di Apice siamo operativi per fornirti tutto il supporto necessario in materia di sicurezza sul lavoro.

Consulta la tabella riassuntiva degli adempimenti da rispettare e contattaci per ricevere un’offerta dedicata: il nostro Staff è a tua disposizione per una consulenza sulle disposizioni diventate obbligatorie.